Prologue

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"Nemo me impune lacessit" E.A.Poe, The Cask of Amontillado

Benvenuti nella tana del Lupo: la Wolfschanze. Un luogo perso nella memoria stessa del tempo. Non abbiate timore. Esso non vorrà convincervi di nulla né nulla mostrarvi più di quanto già non conosciate. Solo, fornire a tutti i viandanti nuove lenti per osservare ciò che circonda ognuno di noi. Sia esso spaventoso, osceno, ironico o divertente, il Lupo non è che un Narratore. Storie di paura, orrori e sciocchezze. Metafore dei nostri patemi quotidiani.. O forse no...? Come che sia, entrate, giovani prede...il Lupo è qui ad attendere ciascuno di voi.

Lone Wolf

Lettori fissi

Ladies & Gentleman's: Your Soundtrack

domenica 30 dicembre 2007

ADIEU 2007. BIENVENU 2008!



Ed eccoci arrivati.
Un altro anno è passato.
Un nuovo anno comincia.
Avrei voluto passare delle Feste un po' diverse quest'anno.
Migliori.
O quantomeno serene.
Non è stato possibile.
Ma non è colpa di nessuno.
Si gioca colle regole che ci sono,
Come dico sempre.
Vi scrivo mentre sto apprestando le ultime cose per la partenza.
Due giorni, in ottima compagnia, lontano da tutto questo.
Prima dell'ultimo sforzo.
Prima dell'ultima battaglia.
Cominciare l'anno in questo modo non è che sia proprio il massimo.
Eufesticamente parlando.
Ma l'importante è solo ed unicamente il risultato.
E poi ci sarà tanta adrenalina.
E una persona saggia riesce sempre a scorgere il lato positivo.
Di ogni cosa.
Molto bene, allora.
Approfitto dell'occasione per una comunicazione di servizio.
Nell'arco del prossimo mese sarò sempre più sporadicamente presente on line.
Per le ovvie ragioni di cui sopra.
State sereni, quindi.
Già so che mi mancherete tutti quanti.
Quanto mi mancherà entrare nella mia Tana.
Ed anche per questa ragione che sono sincero nell'augurare a voi tutti/e ed a coloro che per avventura capitassero da queste parti, che il vostro prossimo anno sia un anno davvero speciale.
Almeno quanto tutti voi.
A presto, nel 2008.


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venerdì 28 dicembre 2007

REQUIEM



Ieri un'altra persona che, a suo modo, era riuscita a fare la differenza, è stata spezzata.
Non mi scandalizzo.
Nè mi straccio le vesti.
Immaginavo sarebbe finita così.
Sin da quando era stata accolta, al suo ritorno, da un attentato che aveva distrutto la vita di decine di persone.
Immaginavo che non le avrebbero permesso di fare davvero la differenza, questa volta.
Il circo mediatico ha subito cominciato il suo corso.
Non ho avuto modo di visionare i palinsesti, ma immagino che Mentana e Vespa abbiano in mente un intero ciclo di puntate sulla storia di un Paese che i tre quarti di noi manco sanno ritrovare sulla cartina.
Chissà che non riescano a cacciar fuori anche un bel plastico del luogo dell'attentato.
Con qualche psicologo pronto ad indugiare sulla mentalità del kamikaze.
Parola peraltro poco consona, visto che i Venti Divini giapponesi avevano tutt'altra storia e tutt'altre finalità rispetto a questi ragazzini/e imbottiti di tritolo e quant'altro. Ma questa è un'altra storia. Una storia di banale disperazione. Una storia di annullamento di sè.
Certo è strano...
Che si ricordi non si era mai visto (tranne forse negli attentati alle ambasciate americane in Africa) un "kamikaze" che prima spara uccidendo il bersaglio e POI si fa saltare in aria, disintegrando qualche altra decina di persone. Un modus operandi difficile da comprendere, anche nell'insanità del gesto.
Subito CNN e BBC fanno saltar fuori dal cilindro il vice di Bin Laden.
E' ancora terrorismo islamico.
Senza dubbio.
Trovo però bizzarro che pochi ancora si chiedano con intelligenza come mai il mondo, da più di 6 anni è ridotto ad un ammasso di macerie fumanti.
Le teorie complottistiche sull'11 settembre non mi interessano.
Quello che è stato è stato.
Quello che si è fatto dopo, ormai si è fatto.
Ma dacché questa storia sta rendendo tutta l'Eurasia un continente a rischio (e grosso, come testimoniano Londra, Madrid, Kabul, Baghdad, Mosca ed adesso anche il Pakistan), direi che forse sarebbe il caso di porci una domanda. Una sola domanda, tanto per non complicare troppo le cose. "Cui prodest?" dicevano nella bergamasca. "A chi serve"?.. A chi giova, tutto questo.
Non darò ovviamente la risposta, ché sarebbe solo la MIA risposta. Come tale ininfluente.
Dirò solo che la persona uccisa aveva inviato una mail al suo più stretto collaboratore pochi giorni prima dell'attentato. Come Cesare, sentiva il male covare alle sue spalle, ma senza riuscire a dargli un volto che non fosse quello del suo diretto antagonista politico. Colui che l'aveva illusa, permettendole di tornare nel suo paese colla promessa dell'incolumità personale.
Bene, in quella mail diceva una cosa molto semplice: "Se dovessi perire di morte violenta, cercate le colpe nel Generale".
Ma chi è il Generale? Nessuno. Un militare. Un semplice soldato, che ha ottenuto e mantenuto il potere con un numero record di colpi di Stato (anche contro sè stesso, dicono), tutti avallati dall'alleato Americano. Alleato che aveva bisogno di uno schiavo fedele in quell'area. Contro l'India (nemico giurato del Pakistan), contro la Cina (nemico giurato degli States), ma soprattutto contro "Cindia" (ormai prossimo nemico giurato dell'Occidente intero). Tenete presente che ho parlato di 4 Stati che sono TUTTE potenze nucleari. Singolare che gli States abbiano invaso l'Iraq sostenendo che vi erano armi devastanti (giammai quanto quelle nucleari) e che si trattava di una dittatura, quando il loro principale alleato nell'area estremorientale coincide esattamente con questa descrizione.
Bin Laden? Il suo vice dal nome impronunziabile? Tutto è possibile. Ma se la giustificazione dell'attentato era che ritenevano quella donna una schiava del Demone americano, come possono non essersi resi conto di quanto tutto il mondo sapeva? Che il vero servo era il suo antagonista.
Forse volevano ucciderli entrambi. E' possibile. Ed hanno cominciato dalla più "debole". Ma ci crederò solo quando vedrò la testa del Generale.
Ho visto ed analizzato tante guerre. Tante battaglie. Da Teutoburgo alle Crociate. Dalla guerra dei trent'anni ai due conflitti mondiali.
Non mi faccio illusioni.
La guerra, è il più grande affare di uno stato.
Un affare da centinaia di milioni di Dollari l'anno.
Non è (solo?) questione di 11 settembre.
Non è (solo?) questione di terrorismo.
Il mondo sta bruciando.
Ed uno come me, non può che esserne contento, alla fin fine.
Ma prima che bruci troppo, bisognerà cominciare a porsi quella domanda.
Non credo troppo alla democrazia.
Ma ho sempre apprezzato chi si è seriamente battuto per essa.
Come per qualsiasi altro valore.
Cominciare a porsi delle domande.
Cominciare a prescindere dalle verità confezionate in TV.
Non lasciare che se pure è stata spezzata una vita,
Vengano spezzati anche gli ideali per cui è stata sacrificata.
Detto da uno, che non ne ha.
Onore ad una vera persona.


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martedì 25 dicembre 2007

SubCity (Episodio II)




La città si era immersa in una coltre di neve.
Era finalmente arrivato il giorno cui da settimane tutti si preparavano senza posa.
Festoni ovunque.
Bagliori sgargianti.
Fanciulli in festa a rumoreggiare nelle case.
Risate.
Rumore di carte strappate.
E nessuno,
Nessuno in giro..
Meglio.
Era solo.
Unico.
E padrone.
Padrone di ogni via,
Angolo,
Piazza.
Sì, Sub-City non era che una fogna,
E solo in parte, a cielo aperto.
Ma anche le fogne meritavano qualcuno che le governasse.
Qualcuno che fosse sporco come loro.
Sporco come lui.
Questi erano i pensieri che affollavano la sua mente,
Mentre sistemandosi il bavero del cappotto,
Ormai candido di neve,
Si diresse verso il locale in fondo alla piazza.
Un covo di disperati.
Anime nere.
Solitudini.
Allontanò quella bizzarra inquietudine.
Si sarebbe nutrito.
E, di nuovo, avrebbe scelto quanto di peggio gli fosse capitato.
In quella sua stravagante filosofia,
Per cui si voleva punitore,
Prima che predatore.
Nondimeno,
All'improvviso,
Come un maglio nel petto,
Realizzò.
Neppure la sottile soddisfazione di quel pensiero,
Neppure l'ansia evocatrice di un dovere da compiere,
Lo avrebbero ormai distolto da quella sciocca parola.
"SOLO".
Fu il suo Signore a pronunziarla,
Molti secoli prima.
Non si poteva trovare grandezza,
O senso,
Nella loro dannazione.
- Disse -
Poteva provarci,
Se davvero lo avesse desiderato.
Ma lui aveva fallito.
Scoprendo che comunque,
Alla fine,

L'Eternità che poneva quella domanda,
Era essa stessa,
L'unica risposta.
Non lo aveva più rivisto.
L'Alba se l'era portato via.
E fu a quel pensiero,
Che un sorriso senza vita,
Gli balenò per un istante sul viso.
Invero,
Pensò, mentre
la porta del locale si chiudeva alle sue spalle,
Quell'Alba mancava molto anche a lui.
Fuori, la neve continuava a cadere.


venerdì 21 dicembre 2007

NATALE



Chiunque siate.

Qualsiasi cosa abbiate fatto.

Che crediate in qualcosa.

O neppure in voi stessi.

Questa,

Sarà per sempre anche la vostra Notte.

Auguri.

A tutti voi.






CLICCATE L'ALBERELLO PER I NOSTRI AUGURI!
(Nell'ordine: Reggiano, Aeronik, Wolf e Andre_Mela)

martedì 18 dicembre 2007

giovedì 13 dicembre 2007

The Fellowship of the Ring


boomp3.com

Ancora una volta è andata.
Il Live Tour è stato ancor più massacrante dello scorso anno.
Duro.
Intenso.
Ma vivo.
Gente.
No.
Persone.
Anche orrende.
Ma persone.
La Compagnia si è riunita un'altra volta.
Alcune (forzate?) assenze.
New entry di primizia.
E soprattutto grosse, GROSSE SERATE!!
Non procederò all'elenco dei ringraziamenti come feci lo scorso Tour.
Tanto, alcuni tra i membri della Compagnia non leggeranno mai queste righe.
Altri, tra coloro che lo faranno, già sanno di essere nel mio cuore.
Ancora una volta, gran rispetto ai vincitori.
Ma onore ai caduti.
Per il solo fatto di esserci sino all'ultimo: stima.
Anche per coloro che si sono lasciati andare.
Anche per coloro su cui in qualsiasi altra circostanza,
Avrei solo sputato.
Anche per coloro, su cui in effetti l'ho anche fatto.
(Oh! Non sono nè un santo nè un DI SANTO).
Grazie a tutti.
Ancora una volta,
Siete i peggiori tra il peggio del peggio.
E sono fiero di farne parte.
Non sempre,
Per fortuna,
Il Lupo è solo.


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domenica 9 dicembre 2007

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boomp3.com

(Si ringrazia Prescia per la soundtrack)

10 - 13 dicembre 2007, Rho, Milano, Italia.

Sono ancora disponibili biglietti!!

Accorrete numerosi!!

I lavori si concluderanno entro le ore 20:00 dell'ultimo giorno.

Il Galà finale si terrà in centro Milano, la notte di sabato 15 dicembre 2007.

VI ASPETTIAMO!! (per coloro che non possono... ci risentiamo alla fine della prossima settimana NdW)

Guest Star: IL REGGIANO
(from Catpard)!!


(Aut. Min. Ric.)




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domenica 2 dicembre 2007

Money for dope



"I said:”Let’s just go home.” You said:”No, no.”
I lowered my expectations right away.
An attitude of “Get your shit together”.
What were we doing here? We had no idea.

Money for dope

How have you learned to love me in my sleep
There’s nothing wrong with that. There can’t be.
“Get it out and then you can forgive each other.”
You don’t have to forgive it, just don’t say it.

A culture of grim faced simplicity.
These people have made all these money
And they were in this green place in the woods
But they were cheating on each other."


Bellissima canzone.
1979.
Riviera romagnola.
Un ricordo.
Per un'amica che non ce l'ha fatta.


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