Prologue

stemma.jpg
"Nemo me impune lacessit" E.A.Poe, The Cask of Amontillado

Benvenuti nella tana del Lupo: la Wolfschanze. Un luogo perso nella memoria stessa del tempo. Non abbiate timore. Esso non vorrà convincervi di nulla né nulla mostrarvi più di quanto già non conosciate. Solo, fornire a tutti i viandanti nuove lenti per osservare ciò che circonda ognuno di noi. Sia esso spaventoso, osceno, ironico o divertente, il Lupo non è che un Narratore. Storie di paura, orrori e sciocchezze. Metafore dei nostri patemi quotidiani.. O forse no...? Come che sia, entrate, giovani prede...il Lupo è qui ad attendere ciascuno di voi.

Lone Wolf

Lettori fissi

Ladies & Gentleman's: Your Soundtrack

lunedì 14 gennaio 2008

SEASONS OF WAR






"Three Rings for the Elven-kings under the sky,
Seven for the Dwarf-lords in their halls of stone,
Nine for Mortal Men doomed to die,
One for the Dark Lord on his dark throne
In the Land of Mordor where the Shadows lie.
One Ring to rule them all, One Ring to find them,
One Ring to bring them all and in the darkness bind them.
In the Land of Mordor where the Shadows li
e".


Sto affilando le armi,
Pulendo lo scudo,
E lucidando la mia migliore armatura.
Preparandomi,
Per la battaglia più dura.

.......

I prossimi giorni saranno veramente devastanti.
Perdonerete, quindi,
Se mi vedrò costretto ad aggiornare la Tana,
Ancor meno di quanto fatto nell'ultimo periodo.

......

Ciò nondimeno,
Nonostante mi renda conto,
Che per voi NON sarà una buona notizia,
Sappiate che, comunque, non perderò d'occhio alcuno di voi.

......

Immagino mi manchereste troppo.

......

L'Oste, nei limiti delle sue residue facoltà neuronali,
Farà le mie veci in questo periodo.
Abbiatene pietà.
E ve ne saremo grati entrambi.

.......

A presto, giovani prede...
Ci risentiamo con febbraio.



wolf.jpg Lone Wolf

"The world of Men will fall"

lunedì 7 gennaio 2008

AI UANNA BI A BLOGSTAR



Ed eccoci qua. Grazie all'animo nobile di Prescia questo simpatico pupazzetto è giunto anche nella Tana del Lupo. E vieppiù inverosimilmente visto che - se non ho mal inteso - la sua esposizione dovrebbe esser una sorta di riconoscimento per la capacità dell'autore del sito di far riflettere i suoi lettori. Riflettere. Pensare in generale. Ed allora mi sono interrogato su cosa in effetti possa far riflettere questo sito. Al di là degli (aimè) immeritati complimenti della blogstar di cui sopra (su quest'ultimo aspetto si ritornerà a breve) devo ammettere di non esser riuscito a scovare granché.
Come detto in altra sede, se pure è vero che il mio blog voleva candidarsi ad esser l'unico sito VERAMENTE INUTILE del web, è anche vero che - al momento della sua fondazione - non si era tenuto conto dell'incredibile concorrenza di genere già presente sul mercato.
Di conseguenza, anche il minimo spunto di riflessione, magari inserito a caso o persino inconsciamente, ha reso questo blog, un Thinking Blog! Insomma... direi che saremmo messi davvero male, se un qualsiasi genere di riconoscimento pervenisse anche a me.
Ma in realtà il problema non si pone, perché Prescia NON pensa realmente le cose che ha scritto.
Al contrario.
Ma siccome, almeno un po', mi vuole bene, ha pensato di illuminare giornate uggiose come le mie ultime (ed ancora a venire, aimé) assecondando il mio più grande desiderio: ESSERE UNA BLOGSTAR.
Sì.
Questo è quello che voglio.
Lo so.
L'ho sempre saputo.
E questo premio, che accetto e giro come segue, è solo il primo passo.
Certo.
C'è solo un problema.
Solo UN ostacolo alla mia scalata al successo.

......

Io NON HO LA MINIMA IDEA di cosa sia un/a BLOGSTAR!
Sono giorni che mi interrogo.
Il numero di lettori?
Di commenti?
Di visite?
Di scarpe?
Prescia nega categoricamente di esserlo, ma io so che lo è così come so che voglio esserlo.
Margy, dice che lo sono già, ma lo sanno tutti che da quando ha il mio contatto msn non è più tanto a posto.
Qualche tempo fa l'ho chiesto anche a Vipera, ma non è seguita alcuna risposta.
Che sia forse questo il segreto???!!
Se non rispondi ai commenti.. SEI UNA BLOGSTAR??!
Mah..
Insomma: AI UANNA BI A BLOGSTAR!
Ma prima di esserlo..
Qualcuno mi può spiegare che ***ZO SIGNIFICA??!

........

Non temete.
Non ho dimenticato nè le regole né le nominescions.
Chi non verrà incluso non se la prenda.
Molti di voi l'hanno anche già ricevuto.
Per cui accontentatevi e non rompete le balle.

.........

Le regole sono semplici:
-partecipare solo se si è nominati
-Lasciare un link al post originario (inglese)
-inserire nel post il logo
thinking blog arward
-indicare 5 blog che hanno la capacità di farti pensare.

Dunque (ed infine): Abbinare la parola pensiero/riflessione al Lupo è
operazione quantomeno ardita. Ciò nondimeno, ho qualcuno da nominare. E sono tutte delle nuove conoscenze. Appena acquisite tra i Wolf's Friendly Sites e che lo sono state proprio in ragione della bellezza dei loro blog e della loro capacità di trasmettere qualcosa al sottoscritto. Sì, ma cosa?? Pensieri, riflessioni o qualcosa d'altro?? Non lo so. Non ho mai scritto di esser intelligente. Ma qualcosa sì. E viste le premesse di cui sopra, è più di quanto mai potessi sperare.
Eccoci:

- ANATHEA
- ALZATA CON PUGNO
- NUVOLA
- LIZ
- LALUMOON

Volete anche la dedica personale ??
Scherzerete.
Ma visto che siete tutte donne, mi permetto di dedicare a voi questo video (recentemente rubato a Stardust) che io personalmente adoro. E che spero voi tutte apprezzerete. C'è passione. intensità. Ed emozione. Tutti elementi che ho trovato anche venendovi a visitare. Siete veramente ok. E se un giorno riusciste (almeno) a scoprire cosa significa, forse anche voi POTRETE ESSERE BLOGSTARS!
Come me.


SALUTI A TUTTI.
Belli....
E brutti.



wolf.jpg Lone Wolf

mercoledì 2 gennaio 2008

FINTO FIGO (parte II): il Sommelier


Molto bene. Direi che tempo sufficiente è passato dall'ultimo appuntamento con il nostro eroe. Di chi sto parlando? Ma ovviamente di lui. L'animale (in) urbano per eccellenza. L'unico. L'inimitabile. Il vostro affezionato FINTO FIGO.
Approfitto quindi di un momento di pausa per condividerne con voi un esempio (di quelli serissimi) che ho avuto la fortuna di vedermisi parare davanti a poco più dei famosi tre metri (la c.d. "dead line" al di sotto della quale sorge irrefrenabile il desiderio di eliminare fisicamente il soggetto). Il tutto nel corso - niente di meno che - del Cenone di Capodanno.
E converrete con me che trattasi di occasione sin troppo ghiotta, visto che è proprio al ristorante (e più che mai a Capodanno) che il F.F. riesce a dare il meglio di sè.
Logicamente, il presupposto è che il soggetto sia (a testimonianza che le vie del Signore sono infinite..) in compagnia di un essere di sesso femminile. Diversamente, il Finto Figo ricade nello stadio di inebetita ricerca di genitali uterini su cui già a suo tempo sono state spese abbastanza parole. Indi per cui, procediamo.
Sono certo vi renderete conto da soli che non è tanto nella scelta del cibo che il F.F. rivela la sua vera natura. Di norma, infatti, il suo intelletto lo condurrà saggiamente verso piatti più semplici. E l'impatto di ordinare una bella 'amatriciana (non necessariamente negativo, tranne che per il F.F., che se ne vergogna) potrà esser facilmente schermato da un "ritrovato gusto per i sapori semplici dopo tanta raffinatezza di palato". Chiaramente la reale motivazione consiste nella sua conoscenza di solo tre/quattro piatti della cucina italiana (tra cui il Big-Mac). E si sa che "Chi lascia la vecchia via per quella nuova..." (preciso che per il Finto Figo il proverbio termina esattamente in questo punto).
In effetti, quello che il Finto Figo non può proprio evitare è quella che io chiamo (quasi con affetto) "L'apologia del vino".
Premesso che chi scrive non ha la minima intenzione di atteggiarsi ad intenditore (anche perché è sempre molto rischioso autoincesarsi), è pur anche vero che esistono una o due massime fondamentali che colui che si incarica di scegliere il vino per il pasto dovrebbe almeno lontanamente tener presenti. La prima (e fortunatamente più nota) è "vino rosso---carne", "vino bianco----pesce". Certamente molti di voi conosceranno varietà di rosso idonee al pesce e viceversa, ma darei per assodato che, in linea generale, quest'associazione possa costituire un'ottima linea guida per principianti.
L'esemplare di F.F. della cena era quasi entusiasmante.
Per un ricercatore.
Ma forse anche per Lei.
Colei il cui timbro vocale era assimilabile solo ai richiami delle foche dell'Austrasia e da quel poco che ho inteso credo che anche i contenuti espressi da quei versi fosse loro molto vicini.
Ad ogni modo, la parte più interessante, come detto, viene al momento della scelta del vino.
Il Finto Figo deve anzitutto mostrare padronanza e savoir faire. Giammai, quindi,
durante l'ordinazione, distoglierà lo sguardo dalla sua signora (sempre la foca) per guardare il cameriere.
Ed anche se non è mia intenzione contestarne il fascino, questo è senza dubbio un grosso errore.
In effetti, spesso il cameriere può esser di grande aiuto con segnali o gesti che potrebbero evitarti di ordinare un pur eccellente
(e costoso) vermentino di Sardegna, quando il primo piatto sono agnolotti al sugo di selvaggina.
Siccome garantisco che i due sapori sono decisamente inaccostabili anche per i palati meno fini (il F.F. quando sbaglia, sbaglia alla grandissima), il nostro amico si è visto costretto ad ordinare un'altra bottiglia (tra risate generali che provenivano dalla cucina).
Questa volta, sempre invece di chieder consiglio al (più) esperto cameriere, il Finto Figo decide di spariglare le carte. Cambia tutto. E chiede a LEI il tipo di vino che preferisce. Fermo o frizzantino?
Risposta: "HOWHOWHOW" (che alla pagina 777 di televideo viene tradotto con "fermo").
Finto Figo: "Benissimo. Allora una bella bottiglia di LAMBRUSCO!!"
Cameriere: "??!... come vuole, signore..." (Per chi non lo sapesse, trattasi del frizzantino per eccellenza).
Un'ambulanza venne fatta chiamare per un inserviente della cucina. Ormai in uno stato di ilarità prossimo al colpo apoplettico.
Solo alla terza bottiglia (ed ormai alla fine del pasto oltre che dei soldi), il nostro eroe riesce a imbroccare quella giusta. Come noto, il vino del Finto Figo VORREBBE esser il Brunello di Montalcino. Atteso, però che una buona casa (al ristorante) ti può costare più di 100 Euri, il Finto Figo si accontenta del (pur eccellente) fratellino povero. Il Rosso di Montalcino. Chè tanto c'ha il montalcino pure lui nel nome. La figura la faccio lo stesso. Soprattutto nei confronti di una che si esprime come un pinnipede.
Poi viene il momento CULT de "L'apologia": l'assaggio.
Nove su dieci, il Finto Figo cercherà di mandare indietro la bottiglia, dicendo (e chiaramente senza fondamento) che "sa di tappo". Ma è chiaro che dopo tre bottiglie cannate, persino Lui è in grado di accorgersi di aver perso di credibilità nei confronti del locale. Tanto che se osasse (come in effetti NON ha fatto), l'unico risultato sarebbe quello di vedersi tornare la stessa bottiglia, ma con un po' di "fondo" in più (spero di essermi spiegato).
Prestigiosa quanto immancabile è poi la richiesta del decanter (imprescindibile anche al cospetto di un Tavernello), peraltro assolutamente INUTILE per vini di età inferiore ai 5 anni. Ma queste son sottigliezze.
A quest'ultima seguirà il mio momento preferito.
a) L'impugnazione quasi autoerotica del gambo del bicchiere.
b) Una bella scodellata colla quale ne rovescerà una buona metà sulla tovaglia.
c) Quindi un'annusata tipo pubblicità del VIX.
d) Da ultimo un esperto cenno di assenso al cameriere (perché colla servitù non si parla).

Il contodi tanta elegante sapienza?
Solo 450 Euri.
Se pensate che 180 eran di vino (come testimoniato dalle "bestemmie moderate", un classico del F.F. frustrato, ma che si sforza di esser urbano nei modi), direi che gli è andata di lusso, voi che dite?
Saluti e buon Anno ancora.


wolf.jpg Lone Wolf