Prologue
"Nemo me impune lacessit" E.A.Poe, The Cask of Amontillado
Lettori fissi
Ladies & Gentleman's: Your Soundtrack
domenica 30 dicembre 2007
venerdì 28 dicembre 2007
martedì 25 dicembre 2007
SubCity (Episodio II)
Era finalmente arrivato il giorno cui da settimane tutti si preparavano senza posa.
Festoni ovunque.
Bagliori sgargianti.
Fanciulli in festa a rumoreggiare nelle case.
Risate.
Rumore di carte strappate.
E nessuno,
Nessuno in giro..
Meglio.
Era solo.
Unico.
E padrone.
Padrone di ogni via,
Angolo,
Piazza.
Sì, Sub-City non era che una fogna,
E solo in parte, a cielo aperto.
Ma anche le fogne meritavano qualcuno che le governasse.
Qualcuno che fosse sporco come loro.
Sporco come lui.
Questi erano i pensieri che affollavano la sua mente,
Mentre sistemandosi il bavero del cappotto,
Ormai candido di neve,
Si diresse verso il locale in fondo alla piazza.
Un covo di disperati.
Anime nere.
Solitudini.
Allontanò quella bizzarra inquietudine.
Si sarebbe nutrito.
E, di nuovo, avrebbe scelto quanto di peggio gli fosse capitato.
In quella sua stravagante filosofia,
Per cui si voleva punitore,
Prima che predatore.
Nondimeno,
All'improvviso,
Come un maglio nel petto,
Realizzò.
Neppure la sottile soddisfazione di quel pensiero,
Neppure l'ansia evocatrice di un dovere da compiere,
Lo avrebbero ormai distolto da quella sciocca parola.
"SOLO".
Fu il suo Signore a pronunziarla,
Molti secoli prima.
Non si poteva trovare grandezza,
O senso,
Nella loro dannazione.
- Disse -
Poteva provarci,
Se davvero lo avesse desiderato.
Ma lui aveva fallito.
Scoprendo che comunque,
Alla fine,
L'Eternità che poneva quella domanda,
Era essa stessa,
L'unica risposta.
Non lo aveva più rivisto.
L'Alba se l'era portato via.
E fu a quel pensiero,
Che un sorriso senza vita,
Gli balenò per un istante sul viso.
Invero,
Pensò, mentre la porta del locale si chiudeva alle sue spalle,
Quell'Alba mancava molto anche a lui.
Fuori, la neve continuava a cadere.
venerdì 21 dicembre 2007
NATALE
martedì 18 dicembre 2007
giovedì 13 dicembre 2007
The Fellowship of the Ring
Il Live Tour è stato ancor più massacrante dello scorso anno.
Duro.
Intenso.
Ma vivo.
Gente.
No.
Persone.
Anche orrende.
Ma persone.
La Compagnia si è riunita un'altra volta.
Alcune (forzate?) assenze.
New entry di primizia.
E soprattutto grosse, GROSSE SERATE!!
Non procederò all'elenco dei ringraziamenti come feci lo scorso Tour.
Tanto, alcuni tra i membri della Compagnia non leggeranno mai queste righe.
Altri, tra coloro che lo faranno, già sanno di essere nel mio cuore.
Ancora una volta, gran rispetto ai vincitori.
Ma onore ai caduti.
Per il solo fatto di esserci sino all'ultimo: stima.
Anche per coloro che si sono lasciati andare.
Anche per coloro su cui in qualsiasi altra circostanza,
Avrei solo sputato.
Anche per coloro, su cui in effetti l'ho anche fatto.
(Oh! Non sono nè un santo nè un DI SANTO).
Grazie a tutti.
Ancora una volta,
Siete i peggiori tra il peggio del peggio.
E sono fiero di farne parte.
Non sempre,
Per fortuna,
Il Lupo è solo.
domenica 9 dicembre 2007
domenica 2 dicembre 2007
Money for dope
"I said:”Let’s just go home.” You said:”No, no.”
I lowered my expectations right away.
An attitude of “Get your shit together”.
What were we doing here? We had no idea.
Money for dope
How have you learned to love me in my sleep
There’s nothing wrong with that. There can’t be.
“Get it out and then you can forgive each other.”
You don’t have to forgive it, just don’t say it.
A culture of grim faced simplicity.
These people have made all these money
And they were in this green place in the woods
But they were cheating on each other."
Bellissima canzone.
1979.
Riviera romagnola.
Un ricordo.
Per un'amica che non ce l'ha fatta. Lone Wolf
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Etichette: Il Lupo, Le musiche del Lupo
mercoledì 28 novembre 2007
ANTIPOLITIKA
In deroga alla sua consueta terzietà,
Anche il Lupo sente il bisogno di esprimersi.
Occorre finirla colle iposcrisie!!
Coi privilegi!!
Cogli inciuci tra mafia e politica!!
Coi ribaltoni!
Non è più possibile andare avanti così.
Ci abbiamo provato.
Noi, il Mondo,
Ci abbiamo provato.
Ed abbiamo fallito.
Ma per fortuna,
Proprio in momenti come questi,
Sorgono nuovi personaggi.
Nuove idee.
Nuovi simboli.
Non sottovalutiamoli!!
Culliamoli!
Aiutiamoli!
Facciamoli nostri!
E soprattutto...
NON RIDIAMO!!
NB: Ottima la canzone, secondo me: "Il mio cielo, la mia anima" S. Giacobbe
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Lone Wolf
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Etichette: Il Lupo per il sociale
lunedì 19 novembre 2007
Legione (Parte VI)
Il vecchio cercò di camminare più velocemente.
Non poteva correre.
Con quell'andatura sciancata,
Avrebbe fatto troppo rumore,
Mentre cercava di uscire dal palazzo.
Ma non poteva più restare.
Doveva dire a qualcuno ciò che aveva visto.
Anche se sapeva che non gli avrebbero mai creduto.
Visto che lui stesso ancora faticava a comprendere.
Sentì gli occhi del Padrone su di sè.
Lo aveva individuato.
L'uscita.
Meno di venti metri e sarebbe stato fuori.
Alla Luce.
Dove lui non poteva seguirlo.
Ormai era tardi per fermarlo.
Il maniglione.
Ce l'aveva fatta.
Immaginò la Luce inodargli il volto di lì a pochi istanti.
Visse quell'istante di attesa come una benedizione.
Un'attesa che non sarebbe mai terminata.
Ritrasse la mano.
Dolore.
La maniglia bruciava.
Ustione.
La mano.
Puzzava di piaga.
Buio.
Improvvisamente il palazzo cessò di esistere intorno a lui.
Fuoco.
Occhi.
Amaranto....
Non era stato abbastanza veloce.
Il panico si impadronì di lui.
Doveva uscire.
Doveva avvisare tutti.
Tutti.
Pensieri.
Parole che nessuno aveva pronunciato
Penetrarono nella sua mente.
Melliflue.
"Perché ti preoccupi di coloro che sono là fuori"?
C'era incredulità in quel pensiero.
E la sua verità tagliava la mente come fosse un bisturi.
Aveva ragione.
Mentre quegli occhi si avvicinavano sempre più al suo volto,
Si scoprì terrorizzato nel ricordare le orrende punizioni,
Cui aveva assistito nei mesi passati.
Aveva fallito.
Povero, stupido vecchio.
Mentre veniva trascinato verso l'ascensore per il sottosuolo.
Capì che il mondo era condannato.
Avrebbe conosciuto il Mietitore.
Ma con una lucidità,
Che purtroppo non avrebbe ceduto ad una più pietosa follia,
Pensò che in fondo,
Non sarebbe stato poi male,
Per il mondo,
Rispetto a ciò che aspettava lui.
La morte non era il peggio.
Prima,
C'erano i denti.
Le porte dell'ascensore si chiusero. Lone Wolf
lunedì 12 novembre 2007
Per le Donne
Non credo sia necessario aggiungere altro.
Se non che ciò che dice Pacino,
Rappresenta la sintesi di una vita sino all'ultimo respiro.
Come ho sempre creduto fosse anche la mia.
Posso immaginare che alcune donne,
Quando vedranno questo video,
Potrebbero trovarlo volgare.
Irrispettoso.
In qualche modo lesivo di quello che le donne,
Pur con grandi fatiche,
Sono arrivate ad essere.
Al di là della loro fisicità.
Beh..
Non voglio convincere nessuno.
Ma per coloro cui può interessare,
Non è così.
E' solo un canto,
Non di un poeta,
Non di un artista,
Non di uno scrittore.
Solo di un uomo.
Che adora ogni donna,
Così come questa DOVREBBE essere adorata.
Per l'esplosione di sensazioni,
Garbatamente devastanti,
Che da sempre esse provocano nell'altra metà del cielo.
Nell'unico momento di un sentimentalismo,
Che non mi appartiene,
Dedico questo frammento a tutte le donne che ho adorato,
Ma soprattutto all'ultima.
Che ha sempre sopportato,
E stoicamente,
Di incantarmi. Lone Wolf
lunedì 5 novembre 2007
SubCity
"Ancora non saprei dirti... è tutto così... strano.."
"Che intendi con STRANO?? Sei in uno dei migliori quartieri della città, puoi spostarti quando vuoi ed in tutta comodità... Che altro vuoi??.. L'avessi avuta io la tua fortuna, invece di finire nel buco dove mi hanno spedito.."
"Lo so... hai ragione... credo soltanto di doverci ancora fare l'abitubine"
"Mah... chi ti capisce è bravo. Comunque. Parliamo di cose serie: ti trovo deperito rispetto all'ultima volta che ci siamo visti.. Non è che hai smesso di mangiare per caso?"
"Anche quello, in effetti... è che mangiare sempre fuori sta cominciando a stomacarmi.. Lo sai com'è... non si sa mai cosa trovi in giro. E come a casa propria non si mangia da nessuna parte.. E' la solita vecchia storia"
"Non starai pensando di ritornare a casa? Lo sai che è meglio di no, dopo quello che è capitato a tua moglie.."
"Lo so... Mi manca terribilmente..."
"Lo posso immaginare. Non l'ho mai conosciuta, ma doveva essere una davvero speciale..."
"Oh.. Molto più di questo... Bella.. e dolce... e tenera... pelle come miele.. "
"Grazie al Cielo che i bambini hanno preso da lei, allora".
"Beh.. Certamente meglio che se avessero preso da ME..."
"..............."
"E' ora?"
"Sì.. Devo andare... Tu che fai?"
"Ciondolo ancora un po' qui... Mi piace questo posto a quest'ora... E chissà che non decida di fermarmici anche per cena.."
"Giurami che non tornerai a casa, però... Sai anche tu che non è ancora il momento... Lascia i bimbi un po' in pace. Dopo quello che hanno passato e con tutto il caos che è successo..."
"Stai tranquillo. Sono con la loro zia, adesso. Staranno bene. Quanto a me, anche se non riesco a smettere di pensarci.. me ne starò ben lontano, non temere.."
"Mi raccomando, allora... Domani, stessa ora?"
"Andata..."
Lo guardò uscire dal locale.
Decise di attendere ancora qualche minuto, prima di fare altrettanto.
Era affamato.
Molto.
Troppo, forse.
Chissà se gli aveva creduto, sulla storia del cibo.
Erano ormai 72 ore che non mangiava..
Le sue cenette serali, sempre in luoghi diversi, non lo saziavano che di voltastomaco.
Il sapore del cibo, in periferia, era disgustoso.
Chissà se gli aveva creduto, sulla questione della cena a casa...
Un altro pasto solitario in qualche bettola della SubCity?
Non ci pensava neanche.
Stasera avrebbe cenato a casa.
Oh, sì..
Quella sera, la sorella di sua moglie lo avrebbe accolto a braccia aperte.
Una smorfia più vicina ad un ghigno che ad un sorriso, gli illuminò il volto.
Due denti come lame, ne fecero capolino.
Chissà...
Mentre si avviava in macchina verso il centro,
Sperò che la tenerezza,
La dolcezza,
Il miele,
Fossero doti di famiglia.
Il cielo,
Sopra SubCity,
Cominciò a piangere.
domenica 28 ottobre 2007
venerdì 19 ottobre 2007
Il mio primo best-seller!!
Per i primi 40.000, uno sconto del 4% (in pratica non pagate l'IVA perché lo scontrino COL CAZZO che ve lo faccio!!).
ACCCCORRRRRETE!!!
"ARMI DI DISTRUZIONE DI MASSA"
Perché Bush odia tanto una cittadina toscana
Sufflè Editore, Lecco
€ 14,90
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Etichette: Il Lupo per il sociale
martedì 16 ottobre 2007
Tutto quello che avete sempre sognato...
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Etichette: Neurone cassintegrato
giovedì 11 ottobre 2007
Legione (Parte V)
Era passata una settimana da quella notte.
Una settimana di incognite.
Nessuna delle spiegazioni promesse era arrivata.
Non sapeva ancora nulla.
Neppure dove si trovasse.
Il suo nuovo compagno lo aveva condotto in quel posto dimenticato da Dio.
E ce lo aveva lasciato.
Senza una parola di spiegazione che non fosse
“Qui dovresti esser al sicuro. C’è carne e sangue in abbondanza. Tornerò presto”.
Il rombo di un motore di grossa cilindrata.
Poi più nulla.
Continuava a pensare.
A camminare avanti e indietro per le stanze di quella catapecchia.
Fuori un temporale che sembrava non avere mai fine.
E montagne.
Montagne a perdita d’occhio.
Conosceva bene le sue zone.
Vi aveva anche cacciato.
Ma non riusciva ad identificare nessuno di quei massicci.
Passarono così altri due giorni.
Si sentiva impazzire.
Si era svegliato di buon mattino.
Anche se, come sempre, era un mattino senza luce.
Non riusciva a stare fermo.
A dormire.
O a nutrirsi.
Era come se percepisse la presenza di qualcuno.
Occhi.
Cercò di liberarsi di quella sensazione.
Buttando la mente nel cercare,
Per l’ennesima volta
Di comprendere ciò che gli era capitato.
Non aveva mai avuto a che fare coi suoi consimili.
Solo un paio di volte gli era capitato di percepirne la presenza intorno a sé.
Ma sua Madre gli aveva raccomandato di starne lontano.
La sua zona era relativamente poco frequentata da creature della notte.
L’aveva scelta apposta.
Se fosse stato prudente,
Nessun Lupo lo avrebbe mai notato.
Almeno fino a che lei non fosse tornata.
A prenderlo.
A spiegargli ciò che aveva in mente per lui.
Doveva pazientare.
C'erano troppe questioni da affrontare, prima.
Ed in fondo, tutto era parso tranquillo per parecchio tempo.
Poi quella sensazione.
Una notte,
All’improvviso,
Sentire distintamente le urla disperate di tua Madre.
Soffrendo.
Troppo.
Pregarla di smettere.
Ad ogni implorazione, un urlo più forte.
Ed all’improvviso più nulla.
Un attimo dopo era sveglio.
Pensò ad un incubo.
E cercò di non prestarci troppa attenzione.
Ma non poteva sentiva tranquillo.
Ed infine
La notte della mattanza.
Non capiva neppure come avesse potuto battersi a quel modo.
Certo, nelle sue scorribande notturne aveva affinato sensi
Riflessi,
Forza.
Ma c’era qualcosaltro.
Quel suo esser inebriato dal massacro.
Ne era turbato.
Aveva già ucciso.
Ma solo per nutrirsi.
E’ vero, provava un sottile piacere nella caccia.
Ma non l’aveva mai concepita come fine a sé stessa.
Rispettava chi gli consentiva di sopravvivere.
E non si prendeva gioco di loro.
Così gli aveva insegnato sua Madre.
Sua Madre.
Non c’era più.
Ormai ne era certo.
Ma non volle pensarci.
Il Vampyr..
Non ne aveva mai visto uno.
Solo Lei gliene aveva parlato.
Rifiutandosi di proseguire,
Quando Le aveva chiesto perché anche lui avesse bisogno del Sangue,
Se, come Lei diceva, era così diverso da loro.
“Tutto ti sarà chiarito” disse.
Ma, per intanto,
Doveva fuggire il loro contatto ancor più di quello coi Lupi.
Non era stato difficile.
Nessuno lo aveva mai avvicinato.
Almeno, non prima dell’altra notte.
Non prima della strage.
Non prima della sua Donna.
Alla visione di ciò che restava di quel corpo,
Sentì un rinnovato furore prendere possesso dei sui muscoli.
Tesi all'istante.
Corde di violino.
Ma riusciva a controllarli, adesso.
O almeno così sperava.
Alla fine questo era tutto ciò che gli restava.
Carne,
Sangue,
Muscoli,
E la consapevolezza di esser completamente vulnerabile.
Non poteva restare ancora inerte.
Doveva fare qualcosa.
Non appena il Vampyr fosse tornato, si disse,
Avrebbe dovuto costringerlo a parlare.
Doveva capire, per poter reagire.
Doveva avere un quadro, per poter sistemare i pochi tasselli che possedeva.
Non appena fosse tornato… certo!
Ma eran quasi dieci giorni che non aveva sue notizie.
Possibile che non fosse ancora ritornato?
E se qualcuno di quelli che volevano fargli la pelle l’avesse intercettato?
Forse era già morto.
Forse loro stavano già venendo lì.
A prenderlo.
Premonizioni come per sua Madre?
Forse.
Ma il rumore di una macchina,
Quello lo sentì per davvero.
E forte.
Saliva per la china del colle.
Luci di fari.
Spense quelle delle lampade.
Buio.
La macchina che sgomma davanti all’ingresso.
Nessuna voce.
Ma passi veloci, nella notte.
Ombre, al di là dei tendaggi.
Sono silenziosi.
Circospetti.
Troppo per esser amici.
Si accuccia nell’ombra, dietro la porta.
E attende.
Sono già dentro.
Come hanno fatto?
Si avvicinano alla stanza.
Di nuovo terrore.
Rabbia.
Istinto di sopravvivenza.
Qualunque cosa attraversi quell’uscio, è carne morta.
Entrano.
Percepisco due presenze.
Non c'è più tempo.
Mi lancio sulla porta.
Non se lo aspettavano.
Ottimo.
Il primo viene schiacciato contro lo stipite.
Crolla a terra.
Bene.
Vantaggio.
L’altro non ha speranze da solo.
Mi giro al volo, pronto a colpirlo con un manrovescio.
Mi blocca il braccio con una sola mano.
Quasi.. senza sorpresa.
E mi fissa.
I suoi occhi.
Non hanno nulla di umano.
Tizzoni ardenti.
Mi perdo nelle loro fiamme.
La vista mi si offusca.
Non riesco a comprendere.
Un attimo dopo crollo per terra,
E con me il suo pastrano.
Una Tonaca purpurea...
L’altro si sta rialzando.
E’ il Giovane Prete.
“Ottima pensata, amico mio.. lascia almeno che ti presenti…”
Non riesco...
Sentire..
Ha detto..
“Inquisizione”.
Buio.
domenica 7 ottobre 2007
LA LOCANDA DEL LUPO
ACCOMODATEVI DOVE PREFERITE.
QUI IL POSTO NON MANCA MAI.
CHIACCHIERATE TRA VOI.
ORDINATE QUELLO CHE VOLETE.
CONOSCETEVI..
FATE DUE CHIACCHIERE COLL'OSTE, SE VI VA.
LUI E' SEMPRE A DISPOSIZIONE,
ANCHE PER SPIEGARVI COME FUNZIONA QUESTO LUOGO
MA SE STRANAMENTE NON TROVASTE NESSUNO,
(DIFFICILE CON UN OSTE COSI')
RILASSATEVI CON UN PO' DI LOUNGE.
LA MIGLIORE E' A VOSTRA DISPOSIZIONE QUI SOTTO...
ED ANCHE QUANDO QUESTO POST SARA' SPARITO,
NON TEMETE...
TROVERETE COMUNQUE E SEMPRE,
(NELLA COLONNA A DESTRA)
LA PORTA PER LA LOCANDA...

(Cliccate sulla Luna. Poi aprite con RealPlayer... e rilassatevi)
venerdì 5 ottobre 2007
Non ce la faccio proprio a lasciarlo fuori..
Perdonatemi.
Ma io non ce la faccio.
Era sul mio vecchio blog.
E l'ho cancellato.
L'ho inserito tra i Wolf's Video.
E l'altro giorno li ho persi tutti.
Insomma!
Sembra proprio che QUALCOSA voglia tenermi lontano dal mio GURU.
Ma che dico, Guru??!
Il mio Ayatollah.
No, Loris.
Io non ti abbandonerò mai.
Blblblà! (il baciamano...) :D Lone Wolf
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Etichette: Neurone cassintegrato
mercoledì 3 ottobre 2007
MEME (finalmente)!!
Ragazzi... Spero che vi vada bene, come surrogato di MEME.
Ci ho messo tutta la mia vita.
Le mie esperienze.
Le mie doti.
Adesso non potrete più dire che sono misterioso.
Perché di qui in avanti, per voi, sono un libro aperto.
Insisto che secondo me, 'sto libro, andava lasciato chiuso, ma comunque....
..Mò soccazzivostri...
'Notte a tutti, Lupetti.
PS: Non sono tanto maledetto da voler continuare questa ignobile catena.
IO.
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Etichette: Neurone cassintegrato
sabato 29 settembre 2007
AAAAAAAAAAAAAARGH!!!

Ottima giornata.
Non so (per quanto lo speri) se questo racconto possa valere o meno nel conto dei MEME che mi sono stati affibbiati, ma... tant'è!
Stamane mi sono svegliato di buon ora (that's incredible!!) e dopo colazione, prima di buttarmi in ufficio, ho pensato bene che fosse cosa buona e giusta rinnovare almeno un pochino l'aspetto del mio sito.
In fondo perché no? On line avevo trovato un sacco di templates gustosi, molti dei quali decisamente più "a tema" dell'attuale.
Così mi dico: "Bon! Ne hai trovati un paio fighi, hai un'ora di tempo... Melio cambiare, no?" (come la nota pubblicità).
Sì.
Peccato che il primo fosse molto carino a vedersi, ma per adattarsi alle esigenze di spazio di questo sito necessitava di tali e tante modifiche Html che ci avrei impiegato MESI anche solo per capire come e dove intervenire. Soprattutto considerando che io e l'inglese informatico ci stiamo reciprocamente simpatici come un micino attaccato ai tuoi maroni per non cadere in un vulcano (mmmmh...! Che vividezza d'immagine..).
Poco male.
C'è sempre l'altro.
Che in fondo è anche più fico.
Copincollo il codice.
Sono molto sereno.
"Error".
Cazzo.
Sono meno sereno.
Il maledettissimo template NON è compatibile colla versione BETA di 'sta piattaforma blogger.
Non so che voglia dire.
Ma mi sembra una brutta cosa.
UFFA!
Amarezza.
Sconforto.
Ero partito carico COME UN BASTARDO!!
Vabbuò...
Andiamo a lavorare/studiare.
Ops!
Che ciuccio!
Devo chiudere il collegamento.
Mannò...
Fammi prima vedere il sito,
Almeno mi sento un paio di canzoni mentre mi vesto..
.....................
.... Sito?
Dove sei?
..................
Non ci sei.
..................
Aspè..
Lo chiedo con maggior gentilezza.
(Sarà informatico, ma è sempre inglese..).
Sito?
Dove CAZZO sei??!
.......................... (inquietudine)
Ho sovrascritto il vecchio template con quello nuovo.
................................ (sospetto)
Non mi sembra grave.
.................................. (illusione)
Ci sarà la copia di backup.
...................... (patetica, illusione)
Non l'hai salvata.
........................ (realismo)
Hai perso tutto.
.................... (devastante certezza)
AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAARRRGH!!!!
PS: per tutti gli interessati, posto anche un video da cui risulta con esasperante chiarezza quella che è stata la mia reazione dopo la scoperta. Lo slavo che se ne và rappresenta all'evidenza il mio inglese informatico...
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Etichette: Neurone cassintegrato
martedì 25 settembre 2007
E mi vien da pensare...
Ascolto Ben Harper.
Una canzone allegra.
Meno male.
E mi vien da pensare...
E' stata una giornata veramente devastante.
La stanchezza piega il Lupo molto più velocemente durante il giorno.
Ma che ci si può fare?
La società è dei diurni, ormai.
Si lavora di giorno.
Si studia di giorno.
Si vive di giorno.
E ci si perde la notte.
Peccato.
Ma tant'è.
E mi vien ancora da pensare...
Vorrei esser riuscito a fare il mio dovere sino in fondo, oggi.
Ma non è andata così.
Nonostante tutto l'impegno profuso.
Non ce l'ho fatta.
... Che amarezza.
E mi vien sempre più da pensare...
Forse la notte sarà fruttuosa.
Forse domani andrà meglio.
Msn si illumina.
E' Prescia.
"Una dedica".
E' un video.
Ma mica uno qualsiasi.
(Non mi aspettavo di meno, GROSSSSSA PRESCIA).
Uno tra i massimi dei massimi.
Leggenda.
E di colpo,
Come per magia,
La serata assume una piega tutta diversa.
Migliore.
Quasi sorrido.
Ma....
(Perchè C'E' un ma!!)
mi vien comunque.. ancora... e sempre.. da pensare..
............................. lasciamo perdere.
'Notte cuccioli.
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Lone Wolf
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