Prologue
"Nemo me impune lacessit" E.A.Poe, The Cask of Amontillado
Lettori fissi
Ladies & Gentleman's: Your Soundtrack
domenica 28 ottobre 2007
venerdì 19 ottobre 2007
Il mio primo best-seller!!
Per i primi 40.000, uno sconto del 4% (in pratica non pagate l'IVA perché lo scontrino COL CAZZO che ve lo faccio!!).
ACCCCORRRRRETE!!!
"ARMI DI DISTRUZIONE DI MASSA"
Perché Bush odia tanto una cittadina toscana
Sufflè Editore, Lecco
€ 14,90
Lone Wolf
Ululato da Lone Wolf alle 11:56:00 50 urla
Etichette: Il Lupo per il sociale
martedì 16 ottobre 2007
Tutto quello che avete sempre sognato...
MASSACRATELO!!!
Lone Wolf
Ululato da Lone Wolf alle 00:22:00 37 urla
Etichette: Neurone cassintegrato
giovedì 11 ottobre 2007
Legione (Parte V)
Era passata una settimana da quella notte.
Una settimana di incognite.
Nessuna delle spiegazioni promesse era arrivata.
Non sapeva ancora nulla.
Neppure dove si trovasse.
Il suo nuovo compagno lo aveva condotto in quel posto dimenticato da Dio.
E ce lo aveva lasciato.
Senza una parola di spiegazione che non fosse
“Qui dovresti esser al sicuro. C’è carne e sangue in abbondanza. Tornerò presto”.
Il rombo di un motore di grossa cilindrata.
Poi più nulla.
Continuava a pensare.
A camminare avanti e indietro per le stanze di quella catapecchia.
Fuori un temporale che sembrava non avere mai fine.
E montagne.
Montagne a perdita d’occhio.
Conosceva bene le sue zone.
Vi aveva anche cacciato.
Ma non riusciva ad identificare nessuno di quei massicci.
Passarono così altri due giorni.
Si sentiva impazzire.
Si era svegliato di buon mattino.
Anche se, come sempre, era un mattino senza luce.
Non riusciva a stare fermo.
A dormire.
O a nutrirsi.
Era come se percepisse la presenza di qualcuno.
Occhi.
Cercò di liberarsi di quella sensazione.
Buttando la mente nel cercare,
Per l’ennesima volta
Di comprendere ciò che gli era capitato.
Non aveva mai avuto a che fare coi suoi consimili.
Solo un paio di volte gli era capitato di percepirne la presenza intorno a sé.
Ma sua Madre gli aveva raccomandato di starne lontano.
La sua zona era relativamente poco frequentata da creature della notte.
L’aveva scelta apposta.
Se fosse stato prudente,
Nessun Lupo lo avrebbe mai notato.
Almeno fino a che lei non fosse tornata.
A prenderlo.
A spiegargli ciò che aveva in mente per lui.
Doveva pazientare.
C'erano troppe questioni da affrontare, prima.
Ed in fondo, tutto era parso tranquillo per parecchio tempo.
Poi quella sensazione.
Una notte,
All’improvviso,
Sentire distintamente le urla disperate di tua Madre.
Soffrendo.
Troppo.
Pregarla di smettere.
Ad ogni implorazione, un urlo più forte.
Ed all’improvviso più nulla.
Un attimo dopo era sveglio.
Pensò ad un incubo.
E cercò di non prestarci troppa attenzione.
Ma non poteva sentiva tranquillo.
Ed infine
La notte della mattanza.
Non capiva neppure come avesse potuto battersi a quel modo.
Certo, nelle sue scorribande notturne aveva affinato sensi
Riflessi,
Forza.
Ma c’era qualcosaltro.
Quel suo esser inebriato dal massacro.
Ne era turbato.
Aveva già ucciso.
Ma solo per nutrirsi.
E’ vero, provava un sottile piacere nella caccia.
Ma non l’aveva mai concepita come fine a sé stessa.
Rispettava chi gli consentiva di sopravvivere.
E non si prendeva gioco di loro.
Così gli aveva insegnato sua Madre.
Sua Madre.
Non c’era più.
Ormai ne era certo.
Ma non volle pensarci.
Il Vampyr..
Non ne aveva mai visto uno.
Solo Lei gliene aveva parlato.
Rifiutandosi di proseguire,
Quando Le aveva chiesto perché anche lui avesse bisogno del Sangue,
Se, come Lei diceva, era così diverso da loro.
“Tutto ti sarà chiarito” disse.
Ma, per intanto,
Doveva fuggire il loro contatto ancor più di quello coi Lupi.
Non era stato difficile.
Nessuno lo aveva mai avvicinato.
Almeno, non prima dell’altra notte.
Non prima della strage.
Non prima della sua Donna.
Alla visione di ciò che restava di quel corpo,
Sentì un rinnovato furore prendere possesso dei sui muscoli.
Tesi all'istante.
Corde di violino.
Ma riusciva a controllarli, adesso.
O almeno così sperava.
Alla fine questo era tutto ciò che gli restava.
Carne,
Sangue,
Muscoli,
E la consapevolezza di esser completamente vulnerabile.
Non poteva restare ancora inerte.
Doveva fare qualcosa.
Non appena il Vampyr fosse tornato, si disse,
Avrebbe dovuto costringerlo a parlare.
Doveva capire, per poter reagire.
Doveva avere un quadro, per poter sistemare i pochi tasselli che possedeva.
Non appena fosse tornato… certo!
Ma eran quasi dieci giorni che non aveva sue notizie.
Possibile che non fosse ancora ritornato?
E se qualcuno di quelli che volevano fargli la pelle l’avesse intercettato?
Forse era già morto.
Forse loro stavano già venendo lì.
A prenderlo.
Premonizioni come per sua Madre?
Forse.
Ma il rumore di una macchina,
Quello lo sentì per davvero.
E forte.
Saliva per la china del colle.
Luci di fari.
Spense quelle delle lampade.
Buio.
La macchina che sgomma davanti all’ingresso.
Nessuna voce.
Ma passi veloci, nella notte.
Ombre, al di là dei tendaggi.
Sono silenziosi.
Circospetti.
Troppo per esser amici.
Si accuccia nell’ombra, dietro la porta.
E attende.
Sono già dentro.
Come hanno fatto?
Si avvicinano alla stanza.
Di nuovo terrore.
Rabbia.
Istinto di sopravvivenza.
Qualunque cosa attraversi quell’uscio, è carne morta.
Entrano.
Percepisco due presenze.
Non c'è più tempo.
Mi lancio sulla porta.
Non se lo aspettavano.
Ottimo.
Il primo viene schiacciato contro lo stipite.
Crolla a terra.
Bene.
Vantaggio.
L’altro non ha speranze da solo.
Mi giro al volo, pronto a colpirlo con un manrovescio.
Mi blocca il braccio con una sola mano.
Quasi.. senza sorpresa.
E mi fissa.
I suoi occhi.
Non hanno nulla di umano.
Tizzoni ardenti.
Mi perdo nelle loro fiamme.
La vista mi si offusca.
Non riesco a comprendere.
Un attimo dopo crollo per terra,
E con me il suo pastrano.
Una Tonaca purpurea...
L’altro si sta rialzando.
E’ il Giovane Prete.
“Ottima pensata, amico mio.. lascia almeno che ti presenti…”
Non riesco...
Sentire..
Ha detto..
“Inquisizione”.
Buio.
Lone Wolf
domenica 7 ottobre 2007
LA LOCANDA DEL LUPO
ACCOMODATEVI DOVE PREFERITE.
QUI IL POSTO NON MANCA MAI.
CHIACCHIERATE TRA VOI.
ORDINATE QUELLO CHE VOLETE.
CONOSCETEVI..
FATE DUE CHIACCHIERE COLL'OSTE, SE VI VA.
LUI E' SEMPRE A DISPOSIZIONE,
ANCHE PER SPIEGARVI COME FUNZIONA QUESTO LUOGO
MA SE STRANAMENTE NON TROVASTE NESSUNO,
(DIFFICILE CON UN OSTE COSI')
RILASSATEVI CON UN PO' DI LOUNGE.
LA MIGLIORE E' A VOSTRA DISPOSIZIONE QUI SOTTO...
ED ANCHE QUANDO QUESTO POST SARA' SPARITO,
NON TEMETE...
TROVERETE COMUNQUE E SEMPRE,
(NELLA COLONNA A DESTRA)
LA PORTA PER LA LOCANDA...
La colonna sonora della serata...
(Cliccate sulla Luna. Poi aprite con RealPlayer... e rilassatevi)
venerdì 5 ottobre 2007
Non ce la faccio proprio a lasciarlo fuori..
Perdonatemi.
Ma io non ce la faccio.
Era sul mio vecchio blog.
E l'ho cancellato.
L'ho inserito tra i Wolf's Video.
E l'altro giorno li ho persi tutti.
Insomma!
Sembra proprio che QUALCOSA voglia tenermi lontano dal mio GURU.
Ma che dico, Guru??!
Il mio Ayatollah.
No, Loris.
Io non ti abbandonerò mai.
Blblblà! (il baciamano...) :D
Lone Wolf
Ululato da Lone Wolf alle 00:32:00 30 urla
Etichette: Neurone cassintegrato
mercoledì 3 ottobre 2007
MEME (finalmente)!!
Ragazzi... Spero che vi vada bene, come surrogato di MEME.
Ci ho messo tutta la mia vita.
Le mie esperienze.
Le mie doti.
Adesso non potrete più dire che sono misterioso.
Perché di qui in avanti, per voi, sono un libro aperto.
Insisto che secondo me, 'sto libro, andava lasciato chiuso, ma comunque....
..Mò soccazzivostri...
'Notte a tutti, Lupetti.
PS: Non sono tanto maledetto da voler continuare questa ignobile catena.
IO.
Lone Wolf
Ululato da Lone Wolf alle 00:40:00 24 urla
Etichette: Neurone cassintegrato