Prologue

stemma.jpg
"Nemo me impune lacessit" E.A.Poe, The Cask of Amontillado

Benvenuti nella tana del Lupo: la Wolfschanze. Un luogo perso nella memoria stessa del tempo. Non abbiate timore. Esso non vorrà convincervi di nulla né nulla mostrarvi più di quanto già non conosciate. Solo, fornire a tutti i viandanti nuove lenti per osservare ciò che circonda ognuno di noi. Sia esso spaventoso, osceno, ironico o divertente, il Lupo non è che un Narratore. Storie di paura, orrori e sciocchezze. Metafore dei nostri patemi quotidiani.. O forse no...? Come che sia, entrate, giovani prede...il Lupo è qui ad attendere ciascuno di voi.

Lone Wolf

Lettori fissi

Ladies & Gentleman's: Your Soundtrack

mercoledì 28 novembre 2007

ANTIPOLITIKA

In questo periodo di devastante antipolitica,
In deroga alla sua consueta terzietà,
Anche il Lupo sente il bisogno di esprimersi.
Occorre finirla colle iposcrisie!!
Coi privilegi!!
Cogli inciuci tra mafia e politica!!
Coi ribaltoni!
Non è più possibile andare avanti così.
Ci abbiamo provato.
Noi, il Mondo,
Ci abbiamo provato.
Ed abbiamo fallito.
Ma per fortuna,
Proprio in momenti come questi,
Sorgono nuovi personaggi.
Nuove idee.
Nuovi simboli.
Non sottovalutiamoli!!
Culliamoli!
Aiutiamoli!
Facciamoli nostri!
E soprattutto...

NON RIDIAMO!!




NB: Ottima la canzone, secondo me: "Il mio cielo, la mia anima" S. Giacobbe

wolf.jpg Lone Wolf

lunedì 19 novembre 2007

Legione (Parte VI)




Il vecchio cercò di camminare più velocemente.

Non poteva correre.

Con quell'andatura sciancata,

Avrebbe fatto troppo rumore,

Mentre cercava di uscire dal palazzo.

Ma non poteva più restare.

Doveva dire a qualcuno ciò che aveva visto.

Anche se sapeva che non gli avrebbero mai creduto.

Visto che lui stesso ancora faticava a comprendere.

Sentì gli occhi del Padrone su di sè.

Lo aveva individuato.

L'uscita.

Meno di venti metri e sarebbe stato fuori.

Alla Luce.

Dove lui non poteva seguirlo.

Ormai era tardi per fermarlo.

Il maniglione.

Ce l'aveva fatta.

Immaginò la Luce inodargli il volto di lì a pochi istanti.

Visse quell'istante di attesa come una benedizione.

Un'attesa che non sarebbe mai terminata.

Ritrasse la mano.

Dolore.

La maniglia bruciava.

Ustione.

La mano.

Puzzava di piaga.

Buio.

Improvvisamente il palazzo cessò di esistere intorno a lui.

Fuoco.

Occhi.

Amaranto....

Non era stato abbastanza veloce.

Il panico si impadronì di lui.

Doveva uscire.

Doveva avvisare tutti.

Tutti.

Pensieri.

Parole che nessuno aveva pronunciato

Penetrarono nella sua mente.

Melliflue.

"Perché ti preoccupi di coloro che sono là fuori"?

C'era incredulità in quel pensiero.

E la sua verità tagliava la mente come fosse un bisturi.

Aveva ragione.

Mentre quegli occhi si avvicinavano sempre più al suo volto,

Si scoprì terrorizzato nel ricordare le orrende punizioni,

Cui aveva assistito nei mesi passati.

Aveva fallito.

Povero, stupido vecchio.

Mentre veniva trascinato verso l'ascensore per il sottosuolo.

Capì che il mondo era condannato.

Avrebbe conosciuto il Mietitore.

Ma con una lucidità,

Che purtroppo non avrebbe ceduto ad una più pietosa follia,

Pensò che in fondo,


Non sarebbe stato poi male,

Per il mondo,

Rispetto a ciò che aspettava lui.


La morte non era il peggio.

Prima,

C'erano i denti.

Le porte dell'ascensore si chiusero.





wolf.jpg Lone Wolf

lunedì 12 novembre 2007

Per le Donne




Non credo sia necessario aggiungere altro.

Se non che ciò che
dice Pacino,

Rappresenta la sintesi di una vita sino all'ultimo respiro.

Come ho sempre creduto fosse anche la mia.

Posso immaginare che alcune donne,

Quando vedranno questo video,

Potrebbero trovarlo volgare.

Irrispettoso.

In qualche modo lesivo di quello che le donne,

Pur con grandi fatiche,

Sono arrivate ad essere.

Al di là della loro fisicità.

Beh..

Non voglio convincere nessuno.

Ma per coloro cui può interessare,

Non è così.

E' solo un canto,

Non di un poeta,

Non di un artista,

Non di uno scrittore.

Solo di un uomo.

Che adora ogni donna,

Così come questa DOVREBBE essere adorata.

Per l'esplosione di sensazioni,

Garbatamente devastanti,

Che da sempre esse provocano nell'altra metà del cielo.

Nell'unico momento di un sentimentalismo,

Che non mi appartiene,

Dedico questo frammento a tutte le donne che ho adorato,

Ma soprattutto all'ultima.

Che ha sempre sopportato,

E stoicamente,

Di incantarmi.


wolf.jpg Lone Wolf

lunedì 5 novembre 2007

SubCity


"Allora? Come ti trovi nella nuova sistemazione?"

"Ancora non saprei dirti... è tutto così... strano.."

"Che intendi con STRANO?? Sei in uno dei migliori quartieri della città, puoi spostarti quando vuoi ed in tutta comodità... Che altro vuoi??.. L'avessi avuta io la tua fortuna, invece di finire nel buco dove mi hanno spedito.."

"Lo so... hai ragione... credo soltanto di doverci ancora fare l'abitubine"

"Mah... chi ti capisce è bravo. Comunque. Parliamo di cose serie: ti trovo deperito rispetto all'ultima volta che ci siamo visti.. Non è che hai smesso di mangiare per caso?"

"Anche quello, in effetti... è che mangiare sempre fuori sta cominciando a stomacarmi.. Lo sai com'è... non si sa mai cosa trovi in giro. E come a casa propria non si mangia da nessuna parte.. E' la solita vecchia storia"

"Non starai pensando di ritornare a casa? Lo sai che è meglio di no, dopo quello che è capitato a tua moglie.."

"Lo so... Mi manca terribilmente..."

"Lo posso immaginare. Non l'ho mai conosciuta, ma doveva essere una davvero speciale..."

"Oh.. Molto più di questo... Bella.. e dolce... e tenera... pelle come miele.. "

"Grazie al Cielo che i bambini hanno preso da lei, allora".

"Beh.. Certamente meglio che se avessero preso da ME..."

"..............."

"E' ora?"

"Sì.. Devo andare... Tu che fai?"

"Ciondolo ancora un po' qui... Mi piace questo posto a quest'ora... E chissà che non decida di fermarmici anche per cena.."

"Giurami che non tornerai a casa, però... Sai anche tu che non è ancora il momento... Lascia i bimbi un po' in pace. Dopo quello che hanno passato e con tutto il caos che è successo..."

"Stai tranquillo. Sono con la loro zia, adesso. Staranno bene. Quanto a me, anche se non riesco a smettere di pensarci.. me ne starò ben lontano, non temere.."

"Mi raccomando, allora... Domani, stessa ora?"

"Andata..."

Lo guardò uscire dal locale.
Decise di attendere ancora qualche minuto, prima di fare altrettanto.
Era affamato.
Molto.
Troppo, forse.
Chissà se gli aveva creduto, sulla storia del cibo.
Erano ormai 72 ore che non mangiava..
Le sue cenette serali, sempre in luoghi diversi, non lo saziavano che di voltastomaco.
Il sapore del cibo, in periferia, era disgustoso.
Chissà se gli aveva creduto, sulla questione della cena a casa...
Un altro pasto solitario in qualche bettola della SubCity?
Non ci pensava neanche.
Stasera avrebbe cenato a casa.
Oh, sì..
Quella sera, la sorella di sua moglie lo avrebbe accolto a braccia aperte.
Una smorfia più vicina ad un ghigno che ad un sorriso, gli illuminò il volto.
Due denti come lame, ne fecero capolino.
Chissà...
Mentre si avviava in macchina verso il centro,
Sperò che la tenerezza,
La dolcezza,
Il miele,
Fossero doti di famiglia.

Il cielo,
Sopra SubCity,
Cominciò a piangere.





wolf.jpg Lone Wolf